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Orgoglio Italia nonostante la sconfitta

Orgoglio Italia nonostante la sconfitta

Lorenzo Pani celebrates after the game

Il tecnico Massimo Brunello elogia il gruppo, capace anche contro il Galles di stupire e lottare e alla fine costretto a soccombere solo per questione di dettagli. Testa da subito alla finalina di martedì contro l’Inghilterra

C’è naturalmente amarezza nelle parole del gruppo italiano dopo la sconfitta di misura contro il Galles, la prima casalinga dopo quattro successi consecutivi a Treviso, costata la possibilità di disputare martedì prossimo la prima finalissima assoluta delle Summer Series contro il Sudafrica.

“Sono deluso, inutile nasconderlo, ma non per il risultato o per la performance della squadra, che anche oggi ha dimostrato di avere valori umani e tecnici importantissimi – dice a fine partita il tecnico dell’Italia, Massimo Brunello -. Piuttosto per i ragazzi, che non se la meritavano, per quanto fatto stasera e per quello che ci hanno regalato per tutta la stagione.

Complimenti al Galles, naturalmente che sarebbe stata una sfida durissima lo sapevamo bene, ma questo gruppo non finisce mai di stupirmi, ha saputo lottare per tutta la partita, senza mai mollare, sopperendo ad un sacco di problemi come l’assenza di un giocatore per noi fondamentale come Vintcent, giocando forse meno efficacemente che in altre occasioni, ma comunque sempre onorando l’impegno fino all’ultima goccia di sudore”.

La testa, però, va già al prossimo avversario: l’Inghilterra, sconfitta durante il Sei Nazioni nella prima storica affermazione contro il XV della rosa per una selezione tricolore.

“Abbiamo pagato carissimi alcuni dettagli gestiti male – indica l’estremo Lorenzo Pani -, falli evitabili in mischia, palloni in avanti, i cartellini gialli. Avremmo sicuramente potuto gestire meglio la gara in alcuni passaggi, col gioco al piede o in alcune situazioni in attacco. Ora dobbiamo lasciarci questa partita alle spalle, contro l’Inghilterra sarà un’altra battaglia ed una storia molto diversa rispetto al Sei Nazioni di febbraio, ma noi vogliamo ripeterci, daremo tutto per portarci a casa una vittoria”.

Resta comunque la consapevolezza di un gruppo in continua crescita e che rappresenta un futuro dalle prospettive interessantissime per la palla ovale italiana.

“Match durissimo davanti, ma anche dietro: sono fisici, veloci, giocano stretti, ma abbiamo difeso bene, e attaccato altrettanto, peccato per alcuni dettagli che hanno spostato gli equilibri – dichiara a fine partita il mediano di apertura Giovanni Sante -. Avessimo lavorato meglio su questi aspetti, ora saremo qui a raccontare un’altra storia. Una cosa è certa: giocare con questo gruppo è tanta roba, ora con l’Inghilterra daremo tutto quello che abbiamo”.

L’obiettivo, insomma, ora è provare a dare il tutto per tutto contro i ragazzi di Dickens provando a salire sul gradino più basso del podio nella kermesse.

“Sarà dura digerire questa sconfitta, però siamo tutti orgogliosi di come abbiamo giocato, dando tutto senza risparmiarci mai un secondo – conclude per gli Azzurrini il capitano Alessandro Ortombina -. Ora dobbiamo andarci a prendere questo terzo posto, l’Inghilterra ha qualità enormi, ma noi dobbiamo lavorare su quello che stasera non ha funzionato, e da lì partire per studiare il modo di affrontarli”.

Attestati di stima sono arrivati alla fine anche dal clan gallese, con lo staff più che sollevato per il trionfo conquistato con il calcio di Hawkins nei minuti finale e la rivincita matura rispetto al match di marzo.

“Partita durissima, contro una squadra di grande qualità – si congratula l’head coach gallese Byron Hayward -. Pensavamo sarebbe stata una partita molto stretta nel punteggio, che entrambe potevano vincere o perdere. Tutti quei cartellini gialli ci hanno sicuramente spiazzato, per noi è stato un problema gestirli: la difesa dei ragazzi sulla linea è stata fantastica, in più occasioni, ma a questi livelli se sbagli vieni punito con facilità, dobbiamo farne tesoro. Ora affronteremo gli Springboks e sicuramente dovremo essere bravi a restare sempre in quindici sul campo per giocarcela con un team di quel livello. Credo sarà una bella finale, da giocare con l’orgoglio di indossare la nostra maglia”.